Conoscete già Aethos Milano, hotel Members Club?
Una sera concedetvi una serata da Aethos Milano. Vi state chiedendo cos’è precisamente. Un ristorante? Anche. Un hotel? Anche.Un bar elegante? Anche. Vi racconto tutto.
Aethos è una community internazionale di hotel con Members Club. Propone agli ospiti destinazioni uniche, dove vivere esperienze che riescono ad offrire un impatto positivo sul corpo e sulla mente. Per questo motivo le strutture firmate Aethos diventano il luogo di incontro perfetto per una community multiculturale. Sono location curate, raffinate ed accoglienti dove creare relazioni e concedersi momenti di relax. Direi che questo è molto importante oggi, dove relazioni e comunicazioni sono la base del futuro.
Aethos conta oggi 5 hotel in Europa. Aethos Milano infatti è una struttura elegante nel cuore della città. Comprende club privato, il ristorante Zaïa e il Doping Bar. Gli altri hotel si trovano a Saragano, nella campagna umbra, e a Champoluc, conosciuta stazione sciistica. All’estero, lo troviamo a Ericeira in Portogallo, una località molto adatta per chi ama il surf. Questo hotel poi è a pochi passi dalla spiaggia, e vi assicuro è importante. Un’altra struttura è in Corsica, nel cuore di Oletta, uno dei villaggi piu caratteristici dell’isola.
Come è nato Aethos
L’idea innovativa di creare Aethos è di Benjamin Habbel. Dopo la laurea, si trasferisce in California, nella Silicon Valley. Nel 2012 fonda Voyat, startup di tecnologia per l’ospitalità, che serve marchi come Four Seasons, Sydell Group e Highgate Hotels. Dopo aver investito in Emerald Stay, piattaforma leader in Europa per l’affitto di case di lusso, ha fondato Limestone Capital, società che possiede gli Aethos Hotels. Si occupa comunque di guidare l’espansione internazionale del brand.
L’idea di Aethos è adatta per chi desidera uno spazio riservato ma nel contempo vicino al centro e alla movida milanese. Accogliente e ricco di oggetti di design, Aethos Milano sorprende con elementi vintage, e una collezione di mobili d’epoca, che conferiscono un’allure raffinata.
Non manccano gli spazi riservati ai membri del Club e il Doping Bar, con la sua drink list innovativa, che riprende i grandi classici con un twist internazionale, proponendo ricette esclusive. Ma veniamo al ristorante Zaïa dove ho trascorso una splendida serata.
Ristorante Zaia
Zaïa è un ristorante dall’anima internazionale, dove si può assaporare una cucina ispirata alle tradizioni dei Paesi affacciati sul Mar Mediterraneo, e vivere un’esperienza all’insegna del divertimento e della socialità.
Chef di Zaïa sono Luigi Gagliardi e Dario Guffanti, che si sono formati nelle più prestigiose cucine sia all’estero sia nel capoluogo lombardo. Partendo da Carlo e Camilla in Segheria al Maio, passando per Il Marchesino. Da Zaïa propongono una cucina contemporanea, che unisce sapori speziati ed eclettici alla semplicità e raffinatezza della gastronomia italiana. Il risultato è un menu inedito, pensato per essere condiviso. Degne di nota l’altissima qualità delle materie prime, e l’originalità degli accostamenti, anche nella proposta dessert. Zaïa è un invito al viaggio, culinario e non solo.
Vogliamo parlare del menù?
Si vede una particolare concezione del menù, rispetto ai ristoranti tradizionali. L’antipasto, volendo, può considerarsi una portata, poi non vi sono primi e secondi come siamo abituati a vedere. Solo portate principali, per rendere ogni piatto unico, come un viaggio. Così accanto alla trota marinata con le mele e il rombo, un antipasto, si trovano i ravioli ai gamberi. Oppure la triglia, porcino, cioccolato bianco, lardo, erbe aromatiche. Indifferentemente. Non sgranate gli occhi, l’accostamento dolce salato, anche se inusuale, è buonissimo, mia mamma lo crea da anni. Comunque, consiglio personale, provate il cardoncello glassato con la salicornia, su polenta con spuma di timo.
A curare l’interior design di Zaïa è stata l’azienda spagnola Astet Studios. Ha scelto uno spazio dal moderno e accogliente, per farci sentire a casa. I colori caldi del legno, il verde bottiglia e il rosa cipria sono un abbinamento vincente nell’arredamento. Allo stesso modo l’abbinamento di materiali diversi, ne esalta lo stile, per un luogo dove gustare un’esclusiva proposta gastronomicache vuole essere condivisa.
Cosa troviamo da Aethos Milano
A separare la sala del ristorante dall’area riservata ai membri dell’Aethos Club, si nota una spessa ed elegante tenda in velluto che, oltre a offrire privacy, assorbe i rumori, garantendo un’ambiente silenzioso e intimo.
Basato sul principio dell’inclusività, Aethos Club nasce come luogo di incontro per una comunità globale, uno spazio dove potersi rilassare, dedicandosi non solo al proprio benessere psicofisico, ma anche a costruire relazioni secondo i valori di convivialità e condivisione su cui si basa la filosofia del brand.
Dagli eventi culturali a quelli culinari, il programma offre esperienze per tutti i gusti ai suoi members. Oltre all’acesso ad aree riservate del ristorante Zaïa e del Doping Bar, la membership comprende l’ingresso alla nuova palestra dell’albergo, e molti servizi esclusivi dedicati ai membri, a seconda della membership scelta.
Il Doping bar
Location altamente distintiva, il Doping Bar è uno spazio sofisticato dall’atmosfera londinese, in cui gustare una raffinata selezione di cocktail grazie all’esperienza dei barman, e degli esperti mixologist dietro il bancone.
A curare la drink list è Alberto Corvi. Dopo aver lavorato diversi anni come barman, Corvi arriva al Doping nel 2016, ed è ora responsabile della parte beverage del bar, proponendo cocktail sempre nuovi e innovativi. Un punto di riferimento per gli amanti dei cocktail sofisticati e innovativi, la location presenta infatti una drink list unica. Caratteristica importante, la capacità dei bartender di creare cocktail su misura, adatti a ogni personalità e preferenza, in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti. Tra i più apprezzati, il Negroni Mezcal, realizzato con mezcal invecchiato in botte di quercia, invece che con il gin.
Cosa ne pensate, vi ho incuriosito abbastanza da prenotare una serata?
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