Velier live 2024

Velier live 2024 torna a Milano con un format rinnovato

Febbraio 20, 2024 by Valentina

Il mondo dei vini e distillati torna a Milano con Velier live 2024

Se non conoscete Velier live 2024 vi racconto un po’ di questo particolare evento. Si tratta di un evento commerciale, molto atteso per gli amanti di vini e distillati. Una fiera che si svolge al Superstudio Maxi di Via Moncucco a Milano. Vi ho partecipato volentieri per osservare ed esplorare questo mondo. Non solo, anche per le innovazioni che sono state introdotte quest’anno, per segnare una decisa evoluzione in queste manifestazioni. La ricerca di un approccio più coinvolgente, creando dei veri viaggi nel tempo e nella cultura di questi prodotti. La storia, e il contesto che è presente in ogni prodotto, unita ai valori e alla conoscenza del singolo individuo.

Il Superstudio trasformato in città

Il Superstudio si è trasformato così in una vera e propria città, la città degli spiriti nobili. Sono comparse case, vie, luoghi iconici del bere o che hanno fatto la storia di bartender. Distillerie, imbottigliatori, maestri distillatori, in modo da poter ospitare oltre cinquanta experience differenti. Non più solo la classica degustazione, ma dei format emozionali e immersivi. Presenti molti brand owner e ambassador internazionali.

La via del Rum

Nella Rum Street si è materializzata la facciata dell’Hotel Florita di Jacmel ad Haiti. Superato l’ingresso, si trova un cinema vintage, per guardare un cortometraggio girato ad Haiti. Hampden Rum è quindi protagonista di un percorso sensoriale. Si passa dalle essenze di profumeria, all’estrema versatilità in gastronomia. Un tipico bar giamaicano, che racconta i riti quotidiani dell’isola. Anche un vero giardino tropicale, per ascoltare in cuffia le musiche tradizionali dei Caraibi, associate ai rum in degustazione.

Un altro percorso sensoriale ha permesso di scoprire Colecciòn Visionaria, del rum dominicano Brugal. Per conoscere i segreti dei bartender poi, si poteva provare l’experience Shake & Sip di Flor de Caña.

Velier live 2024

Uno spazio anche al whisky

Per gli amanti del whisky, al Velier live 2024 c’era spazio anche per loro. Il mito di The Macallan, che nel 2024 compie 200 anni, riviveva in un’esposizione museale che attraversa la storia dello Scotch, con degustazioni di alcuni vintage leggendari.

Il brand Nikka invece, festeggia i 90 anni dalla sua fondazione. Presente un vero pub scozzese, aperto come sulla strada, ma non mancavano i Whisky Club Italia, la più grande community nostrana di appassionati di whisky. In pratica un festival nel festival, con dieci percorsi dedicati alle distillerie e agli imbottigliatori indipendenti. Il whisky americano invece campeggiava con la riproduzione del Fort Nelson Bar, situato nello storico palazzo di Louisville, ove attualmente si trova la distilleria Michter’s.

Il patrimonio culturale dei distillati di agave è sempre più conosciuto, e quindi erano presenti due bar molto attivi in questo settore. La punta Expendio de Agave a Roma con cocktail a base di tequila, e Agua Sancta di Milano. Non mancava Palenque, il progetto che valorizza i micro produttori di Oaxaca, con la terza serie presentata in anteprima alla fiera.

Prima di tornare in Europa, mi fermo un attimo. Meritava una visita il Giappone. Japan Street,  un vero ramen bar nipponico, che ha fatto da cornice al racconto delle eccellenze di questa isola. Si passava dai sake allo shochu, alle micro distillerie di whisky, tra cui la mitica Chichibu di Ichiro Akuto.

Velier live 2024

Torniamo alla nostra Italia

Sono ritornata alla nostra Italia. Per quanto riguarda il bel paese, una grande imponta viene fornita dalla liquoristica italiana, con la sua storia secolare e una biodiversità con pochi eguali nel mondo. Proprio sulle nostre materie prime, protagoniste di grandi produzioni d’eccellenza, si è deciso di articolare gli spazi all’interno della fiera.

Conosciamo tutti le nostre bellissime e ottime arance rosse Igp di Sicilia di Amaro Amara. Oppure le erbe montane spontanee di Bordiga, protagoniste di un blind tasting, una degustazione alla cieca. O il grande lavoro che viene effettuato sui frutti rari della Distilleria Capovilla. Ricordiamo anche le mandorle pugliesi di Amaretto Adriatico.

Sapete qual’è stato il miglior bar al mondo nel 2023? Sips di Simone Caporale, creatore di Amaro Santoni. Qui ha ricreato l’atmosfera del suo Sips, il locale di Barcellona, premiato come miglior bar al mondo dalla World’s 50 Best 2023. Infine, grande attesa per Portofino Dry Gin, e per il gin d’Alta Langa Engine, tra simulatori di guida e sorprendenti signature drink.

Presenti anche degustazioni gastronomiche

Per quanto il programma della Velier live 2024 fosse il distillato, l’attenzione per la qualità era molto alta anche in relazione al cibo.  La presenza gastronomica all’interno della fiera è stata pensata sempre seguendo il modello delle esperienze. Vi era quindi una casa nella quale attraversare la suggestiva situazione di un pasto stellato con Billecart-Salmon. Ovviamente guidata da un membro della famiglia Billecart, con champagne, per un abbinamento perfetto. Un bbq party texano, quindi una grigliata in pieno stile yankee, nel piazzale esterno  Tito’s Vodka. Acqua tonica? Una monumentale installazione del colosso Fever Tree. Potevamo dimenticare i Cognac francesi? Erano nello spazio France Gourmande con Cognac, Armagnac e Calvados, abbinati ai grandi classici della gastronomia francese di Longino & Cardenal.

Per chi è appassionato di Spagna, un percorso andaluso, ha avvicinato i presenti  a un grande vino come lo Sherry. Ma rimaniamo nella nostra italianità e tradizione, con la trattoria dedicata alla mitica pasta artigianale Fabbri. Amanti del dolce, se ne potevano gustare in una pasticceria, che ospitava i laboratori di alcuni tra i migliori pasticceri d’Italia.

Di fronte, uno spazio ristretto, ma significativo, è stato destinato ai produttori vitivinicoli di Triple A, il movimento dei vignaioli agricoltori, artigiani e artisti fondato da Luca Gargano. Ve ne ricorderete l’anno prossimo?

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